Auto

Auto da rottamare? Quanto costa e come fare

Auto da rottamare? Quanto costa e come fare

Per qualsiasi proprietario di un veicolo, prima o poi, arriva il momento di chiedersi quanto costa rottamare un auto. Dopo anni di onorato servizio, infatti, anche la più fedele delle quattro ruote ha diritto alla meritata pensione. Che sia per guasti meccanici, per un aspetto ormai vetusto o per l’obsolescenza programmata, favorita anche dalle recenti normative antinquinamento, l’automobile arriva al termine della sua funzione.

Ma quali sono i passi da seguire per completare l’iter di demolizione (è questo il termine corretto) della propria auto? E soprattutto, quanto costa? Diamo subito una buona notizia: secondo il sito di Autodemolizioni Casale, al netto degli emolumenti obbligatori per legge, non ci sono altri costi da sostenere. Infatti, l’attività dei centri di raccolta, o autodemolitori, si basa proprio su questo:

  • fornire un servizio ai proprietari di auto ormai inutilizzabili, dando loro la possibilità di sbarazzarsi del veicolo senza ulteriori spese;
  • facilitare la ricerca di pezzi di ricambio da parte di altri possessori di auto, che non vogliono o non possono rivolgersi al mercato dei ricambi nuovi;
  • smaltire correttamente il rottame alla fine dell’intera procedura, in modo ecologico e rispettoso dell’ambiente (proprio per evitare di vedere auto abbandonate in natura, come avveniva nei decenni passati).

Ma in concreto, a quanto ammontano questi costi fissi? Come riportato alla pagina http://www.aci.it/i-servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/demolizione.html del sito dell’Automobile Club d’Italia, i costi previsti per legge comprendono gli emolumenti ACI, pari a 13,50 euro, a cui si deve aggiungere un’imposta di bollo, variabile a seconda del certificato che si presenta:

  • 32,00 euro (se si utilizza il Certificato di Proprietà come nota di presentazione)
  • 48,00 euro (se si utilizza il modello NP3C come nota di presentazione)

Quindi, con meno di 62 euro la pratica è risolta. In realtà, in alcune zone d’Italia tra le più densamente abitate, esistono alcuni rottamatori che, pur di accaparrarsi ogni veicolo a disposizione, regalano completamente la rottamazione, facendosi carico degli oneri di legge, perché il guadagno ottenibile dalla vendita dei ricambi usati lo giustifica. Esistono poi anche delle situazioni particolari, dove il costo può aumentare. Una di queste è la demolizione di un auto con fermo amministrativo.

Come demolire un auto con fermo amministrativo

Il fermo amministrativo è una misura cautelare che l’Agenzia delle Entrate può iscrivere su un’auto se il proprietario non è in regola con i debiti fiscali. Il fermo impedisce che il proprietario possa cedere l’auto o distruggerla, venendo meno ai suoi obblighi con il fisco.

Un veicolo sottoposto a fermo non può essere radiato dal Pra, e quindi non si potrebbe avviare la procedura di demolizione. È possibile però radiare un’auto dal Pubblico Registro Automobilistico solo quando sia distrutta o abbia subito danni notevoli, magari in seguito a un incidente. In una situazione del genere, infatti, verrebbe meno per l’Agenzia delle Entrate la sussistenza della garanzia di pagamento e la possibilità di successivo pignoramento del mezzo.

In altre parole, un’auto che non vale più niente non è più interessante agli occhi del creditore, che quindi ne agevola la rottamazione, per evitare l’abbandono del mezzo. È quindi possibile fare richiesta di radiazione per demolizione di un veicolo con fermo amministrativo purché sia allegato un certificato di rottamazione. L’amministrazione mantiene comunque la discrezionalità nel concedere o meno questa possibilità.

In casi diversi da auto di valore commerciale ridotto a zero, l’unica cosa da fare per poter procedere alla demolizione è saldare tutto il debito. Attenzione che, anche se l’auto sottoposta a fermo amministrativo non può circolare, alcuni pagamenti non vengono sospesi e si rischia di incorrere in nuove cartelle esattoriali: nello specifico, a seconda delle Regioni, il bollo resta una tassa obbligatoria, mentre l’assicurazione è sicuramente dovuta se il mezzo sosta in aree pubbliche e dove è consentita la circolazione.

Similar Posts