Le freezone a Dubai (https://danielepescaraconsultancy.com/freezone/), chiamate anche zone di scambio libero, sono in grado di offrire licenze commerciali e benefici a tutte quelle imprese di proprietà straniera.
Ogni singola free-zone lavora intorno a diversi settori di business e garantisce delle licenze che sono strettamente legate a quel preciso settore.
Una società creata in una free-zone a Dubai è in grado di offrire ai suoi possessori il 100% degli uffici, dei magazzini o delle proprietà costruite e con un regine di esenzione fiscale: si tratta quindi di una realtà piuttosto differente rispetto all’Italia dove le tasse arrivano fino al 70%.
A Dubai esistono circa 20 free-zone, mentre su tutto il territorio degli Emirati Arabi Uniti se ne contano in totale almeno 50 e ciascuna di esse è costituita da una varietà piuttosto ampia di categorie commerciali.
Quanto costa aprire una società in una freezone a Dubai?
Sicuramente, una delle preoccupazioni maggiori quando si progetta di aprire una società negli Emirati Arabi Uniti è il suo costo.
Chiaramente non è semplice fare un preventivo e stabilire un valore economico generale che sia uguale e valido per ciascuna situazione, in quanto dipende sempre dalla tipologia di servizio che si desidera offrire e dall’operatività che il cliente decide di avere.
In linea generale, si può stabilire che i costi di costituzione di un’attività si aggirano intorno ad alcune migliaia di euro, considerando sempre che ci potrebbero essere delle varianti e delle spese impreviste ad aumentare notevolmente il costo.
Inoltre è sempre molto importante fare riferimento alla natura del business che si desidera aprire, dove si risiede, dove si acquistano i prodotti e dove si desidera venderli, se la logistica viene gestita internamente e via dicendo.
Per fare un esempio pratico, se si decide di aprire un’attività in una free-zone a Dubai ma si è residenti in Italia, le tasse italiane dovranno essere pagate a prescindere o si rischia di essere condannati per evasione fiscale.
I costi di costituzione di un’attività nelle free-zone di Dubai possono risultare piuttosto alti rispetto ad altri Paesi o giurisdizioni, ma è importante considerare che questo investimento iniziale offre dei notevoli benefici sul futuro. Prima di tutto non si dovranno pagare imposte sui redditi, su oneri fiscali e brucatrici ed inoltre si ha una significativa agevolazione nell’ottenere la residenza oppure una visa resident che permette di entrare ed uscire dal paese liberamente senza dover richiedere ogni volta un visto turistico o d’affari.
Quali vantaggi offrono le free-zone?
Come accennato precedentemente, le free-zone sono delle aree fiscali che vengono suddivise per settori e regolamentazioni ed hanno in comune un unico grande vantaggio: l‘assenza di tassazione.
In queste speciali aree, infatti, non si paga alcun tipo di tassa quindi nessun costo aggiuntivo sull’IVA, nessuna tassa personale, societaria o sull’import-export.
Operano da oltre 35 anni e non hanno mai cambiato i loro principi mantenendo le medesime riforme, cercando di attrarre quanto più possibile business in tutti i settori, portando al proprio paese dei vantaggi significativi.
Oltre ai benefici alquanto convenienti sulla tassazione, le free-zone offrono anche le seguenti agevolazioni:
• Proprietà straniera del 100%
• Riduzione dei costi delle risorse umane
• Completa libertà di rimpatriare il proprio capitale e reddito
• Costo ridotto dell’energia
• Nessun obbligo di assunzione
• Parcheggio personale
• Possibilità di assunzione di un personale estero
Motivi per cui conviene aprire una società nelle free-zone a Dubai
Quando si desidera aprire un’impresa al’estero, ci sono vari punti importanti che bisogna considerare, ma se si è decisi ad aprire un business in una free-zone a Dubai, ecco alcuni buoni motivi per procedere senza avere più dubbi:
1) Assenza di burocrazia
2) Nessuna restrizione valutaria
3) Possibilità di realizzare affari milionari
4) Esenzione completa dai dazi doganali
5) Tempi ristretti nella ricezione di una licenza
