Non sempre eleganza e aspetto trasandato risuonano come concetti agli antipodi: la loro unione dà vita allo stile shabby chic. L’espressione, coniata nel 1981 ed usata ai limiti dell’eccesso negli ultimi anni, descrive un accostamento di linee classiche ed intarsi ricercati a finiture apparentemente rovinate.
Sempre più persone, infatti, subiscono il fascino di tutto ciò che è manifestamente antico, quasi a voler fare un tuffo nel passato. Uomini e donne di qualsiasi età vanno alla ricerca di mobili, accessori e complementi di arredo in grado di dare un’impronta vissuta ai propri spazi.
Minimal e design futuristico sembrano ormai superati, quasi destinati a scomparire dalle case. Nelle prossime righe, faremo un breve viaggio verso questa tendenza dell’interior design e degli abbinamenti più rispondenti ai vostri gusti e al mobilio di partenza.
I consigli per assecondare le tendenze dal sapore antico
In verità, parlare di mode non ha molto senso: si tratta di uno stile evergreen, ma soggetto a regole ben definite. Prima di tutto, sono vietate le contaminazioni di trend, per evitare che l’insieme stoni nel suo complesso.
Altro criterio a cui attenersi è la scelta di colori chiari, rigorosamente nelle tonalità pastello e tenui. Niente tinte squillanti o lucide né texture madreperlate o laccate: sono più adatte ad un arredo moderno o deliberatamente sontuoso, pertanto sortirebbero l’effetto contrario a quello ricercato.
Via libera, invece, al bianco e alle sfumature affini: grigio, vaniglia, panna, beige, crema e tortora vanno benissimo, purché abbiano un aspetto opaco e desaturato. Va detto, inoltre, che tali scelte cromatiche ovviano ad un inconveniente nel quale è facile cadere: calcare troppo la mano.
Analogamente a tutti gli accostamenti di contrari, lo shabby chic richiede ponderazione ed equilibrio, per evitare di scadere nel cattivo gusto. Questo vale non solo per mobili e suppellettili, ma anche per tutti i complementi tessili, stuoie e scendiletto inclusi.
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Come coniugare elementi shabby chic con i tappeti Blanc Mariclò?
Sembra banale, ma anche il modo in cui si presenta il pavimento fa la differenza nel dare un’impronta ben definita all’aspetto di un’abitazione. Qualsiasi complemento tessile trova spazio in ogni stanza, dall’ingresso al soggiorno, per arrivare alla cucina e alla toilette. Pertanto, la maniera migliore per accostarli al layout preesistente è capire l’essenza di uno stile.
“Shabby chic” è una locuzione apparsa per la prima volta nel 1981 sulle riviste di arredamento, ma il trend trae ispirazione dall’arte dell’epoca vittoriana. Ha origine nel Regno Unito ed è lo specchio di uno spiccato amore per il lusso, reso meno aggressivo dai segni del tempo.
Mobili e complementi di arredo appaiono volutamente sciupati: ottenere un risultato del genere richiede il rispetto di precisi requisiti. Uno dei tratti distintivi dell’effetto anticato è la predilezione verso i colori chiari, tendenti alle tonalità del beige e, comunque, vicine al bianco. Cromie perfette quando vogliate dare l’impressione di ingrandire gli spazi e conferire ad essi un’aria romantica all’insieme, in alcuni casi fanciullesca.
L’uso di tessuti, di tendaggi e di stuoie risulta generoso, indipendentemente dall’area domestica. Lino e cotone dalla trama grezza e dalle tinte tenui arricchiscono il mobilio e danno ancora più luce a tutte le zone della casa. Risulta ideale l’accostamento con pizzi, merletti e ricami, magari come rifiniture per i bordi vivi.
Ma l’unione studiata di sfarzo ed usura non si limita a tutto questo: va a braccetto anche con le suppellettili. Ecco che fanno capolino candelabri, cornici e specchi finemente cesellati, da ogni angolo. Ovviamente non lucidati.