Dormire bene è alla base della salute psico-fisica dell’organismo: un sonno profondo e comodo, migliora sicuramente la vita.
Oggi siamo abituati ad avere i migliori cuscini e materassi per dormire. Ne esistono di tutti i materiali (in memory foam, ad acqua, gonfiabili) poi ci sono cuscini di tutte le forme. Su Pillux.it ci sono cuscini per la cervicale, per bambini, per persone allergiche agli acari. Insomma, oggi siamo abituati al meglio: ma vi siete mai chiesti come dormivano i nostri antenati in passato?
Scopriamo quale è stata l’storia del materasso e come si è arrivati ai materassi attualmente reperibili sul mercato.
Storia del materasso: la nascita dei primi materassi
Qual è stata l’evoluzione del materasso? Da sempre, l’uomo ha cercato di trovare il miglior modo di riposare, soprattutto in passato, quando non ricaricare le energie perse durante la giornata poteva significare non riuscire a sopravvivere e sostentare la famiglia.
Prima di arrivare al modello di materasso che conosciamo, l’uomo ha dovuto ingegnarsi con numerose prove e modelli, fino ad arrivare alla soluzione attuale.
Per ciò che conosciamo dalla storia, le prime forme di materasso conosciute risalgono al neolitico. L’uomo, per evitare di dormire a terra ed assorbire l’umidità, utilizzò inizialmente mucchi di foglie coperte da pelli di animali. In questo modo era isolato dal terreno ed aveva una superficie più comoda e calda dove riposare.
Nel periodo egizio, tra il 3000 e il 1000 a.C., vennero realizzati i primi materassi rialzati dal terreno, tramite l’utilizzo di archi in rami di palma, così da proteggersi da eventuali animali pericolosi o parassiti. Su queste superfici si creavano dei giacigli di lana ricoperti da uno strato di lino. Risalgono a questo periodo anche i primi antenati dei cuscini, realizzati tramite un supporto duro di pietra o legno, e poi rivestiti con lana e lino.
Si può dire che i primi materassi più simili a quelli odierni, siano di derivazione araba: l’antico termine Matrah, infatti, vuol dire poggiarsi o gettarsi, ed oggi viene tradotto come materasso. Con l’invasione dei crociati nelle terre di dominazione araba, anche in occidente venne importata l’usanza di utilizzare un guanciale appoggiato al suolo per dormire.
Dalla storia risalente all’antico Impero Romano, sappiamo che i materassi erano realizzati attraverso sacchi di stoffa, al cui interno si inserivano fieno e paglia per ammorbidire la superficie di riposo. Chi viveva una vita più agiata, nell’antica Roma, si permetteva materassi imbottiti di lana o piume, e sorretti da strutture rialzate in legno o metallo. Fu così fino al periodo medioevale.
L’evoluzione del materasso: dal Rinascimento ad oggi
Durante il Rinascimento si ebbe un evoluzione dal punto di vista delle imbottiture e dei rivestimenti. In questo periodo si realizzavano materassi rivestiti da tessiti in seta, velluto o broccato, decorati con elaborate fantasie ed imbottiti da paglia o baccelli di piselli.
Con l’avvento della Rivoluzione Industriale, vennero realizzati i primi letti in ghisa. Il materasso non era più in lana, ma in un materiale molto più leggero, industrializzatile ed economico: il cotone.
Nell’ultimo secolo appena trascorso iniziò la scalata verso l’idea di materasso attuale. Nel 1871 venne inventato il primo materasso a molle da Heinrich Westphal: questo materasso ebbe un enorme successo e fu prodotto in larga scala.
Solo durante gli anni ’30 viene pensato e realizzato il primo materasso a lattice, utilizzando il processo di emulsione del caucciù in acqua.
Trent’anni dopo, negli anni ’60, vene inventata dalla NASA, una schiuma sintetica di poliuretano. Negli anni ’80 prende piede anche l’utilizzo di questa schiuma, che oggi conosciamo come Memory Foam e nei primi anni ’90 si mettono nel mercato i primi materassi in Memory.
Siamo arrivati ad oggi, dove la tecnologia e le competenze acquisite, ci permettono di realizzare materassi in lattice, memory foam e a molle, di ottima qualità, anche tramite la storia l’esperienza acquista, Lo stesso vale per i cuscini, oggi realizzati anche tramite i nuovi polimeri, che assumono un aspetto sempre più importante per un corretto riposo.
