Costume e società

La Pasta di Gragnano: una storia che nasce dalla povertà

La Pasta di Gragnano: una storia che nasce dalla povertà

Le ricette dei prodotti italiani più pregiati e amati ancora oggi provengono tutte dall’antichità e sono il risultato di intuizioni geniali o di assurde casualità che, negli anni, diventano vere e proprie pietre miliari della nostra storia. È questo il caso della Pasta di Gragnano, un prodotto noto da secoli e oggi considerato espressione di massima eccellenza della nostra cultura culinaria. La Pasta di Gragnano oggi ha raggiunto la massima popolarità anche all’estero perché è unica e non replicabile visto che si può produrre solo dove è nata. Oggi ne ripercorriamo la storia della nascita che ci insegna come la necessità possa trasformarsi in virtù anche quando si hanno a disposizione pochi semplicissimi ingredienti.

La Pasta di Gragnano nasce nella Valle dei mulini romana

La storia narra che la prima vera pasta di Gragnano nacque presso la Valle dei Mulini, ovvero sulle rive del Vernotico che irrorava Pompei ed Ercolano. Queste acque attivavano anche le pale dei mulini ad acqua nei quali si producevano gli approvvigionamenti di pane per tutta la popolazione. 

Durante il 1600, tuttavia, il Regno di Napoli fu gravemente colpito da un’epidemia di peste che lasciò dietro di sé disperazione, fame e molta povertà. È in questo frangente che la storia colloca la nascita della Pasta di Gragnano, ai tempi chiamato oro bianco perché era un alimento a bassissimo costo di produzione che, tuttavia, scongiurava la morte per fame agli abitanti stremati e provati dalla peste.

Due secoli dopo la pasta era già diventata un must conosciuto persino all’estero per cui si parlava proprio di Maccheronari, i venditori di pasta del Regno noti fino ai Paesi Bassi. Nacquero numerosi pastifici e forni dove si producevano delizie di ogni tipo tra cui la tipica pasta trafilata e ruvida come la conosciamo oggi.

I gragnanesi alla Corte di Ferdinando di Borbone

Durante il regno di Ferdinando II di Borbone si tenne un pranzo molto importante per la storia della Pasta di Gragnano perché il re nominò i pastai gragnanesi quali fornitori ufficiali della corte. È da quest’evento che la città di Gragnano divenne a pieno titolo “La città dei Maccheroni”, una comunità ove oltre il 70% degli abitanti lavoravano attivamente nei pastifici.

Ai quei tempi si stima che venissero prodotti oltre mille quintali di pasta al giorno e che le strade della città fossero disseminate di pasta stesa ad essiccare grazie al vento caldo e al clima mite e soleggiato. Quando poi fu inaugurata la prima rete ferroviaria di raccordo con la città (1885) la produzione esplose letteralmente e raggiunse ogni città d’Italia.

Il successo della Pasta di Gragnano prosegue incessante superando anche le due guerre ma si arresta solo temporaneamente, quando sul mercato arriva la pasta italiana di matrice industriale. Si trattò di un fenomeno senza precedenti capace di catturare sia il mercato nazionale che quello internazionale. Per questo i pastifici di Gragnano si ridimensionarono rapidamente ma, al tempo stesso, i cittadini iniziarono a muoversi per proteggere la sua storia e tutelarne l’unicità.

La nascita del Consorzio di tutela

La Pasta di Gragnano, infatti, è un prodotto con certificazione di indicazione geografica protetta IGP. Di imitazioni ce ne sono tantissime, sia in Italia che all’estero. La particolarità della Pasta di Gragnano, tuttavia, è proprio quella di essere visivamente e qualitativamente inimitabile. Qualora volessi cercare un rivenditore davvero affidabile suggeriamo di acquistare la pasta di Gragnano di saporideisassi.it.

In ogni caso questa pasta può essere prodotta solo a Gragnano tramite acqua delle falde locali e genuina semola di grano duro cresciuta al sole e al vento. Dal 2003 la Pasta di Gragnano è tutelata dall’omonimo Consorzio di Tutela che custodisce la tradizione e che esporta nel mondo la storia della “città della pasta”.

È grazie al Consorzio che questo prodotto ha ottenuto la certificazione IGP ed è anche grazie ad esso che questo alimento viene protetto da imitazioni e contraffazioni in Italia e all’estero. Grazie al supporto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali oggi il Consorzio è il punto di riferimento per la tutela, la vigilanza e la valorizzazione della Pasta di Gragnano in Europa e nel mondo.

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