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Lavorare come SEO Freelance: cosa serve

Lavorare come SEO Freelance cosa serve

Una delle professioni in un certo senso moderne e che ricevono l’attenzione di molti giovani e non solo alle prese con le ultime novità del mondo del lavoro è quella del SEO Freelance: si tratta di un mestiere che ha molto a che fare con Internet, con le novità della rete e soprattutto con la costruzione di siti web.

Un tempo, chi possedeva un sito web non si preoccupava di far sì che il suo sito venisse posizionato in alto tra i risultati della ricerca, ma al giorno d’oggi le cose sono ben diverse perché la concorrenza si fa sempre più elevata e quello della rete rischia di diventare sempre più una vera e propria giungla in cui vince la legge del più forte. Più forte però non significa necessariamente più ricco: infatti, se è vero che molti siti web pagano anche profumatamente per essere posizionati in alto tra i risultati sponsorizzati di ricerca, è anche vero che esistono anche molti altri siti web che riescono ad ottenere un risultato migliore con lo studio e l’investimento. Perché migliore? Perché un sito web che paga per ottenere un buon risultato ma che non ha investito nella costruzione di una adeguata strategia di link building, sicuramente vedrà perdere la sua posizione nel momento in cui smetterà di pagare; invece, chi investe nella costruzione di un sito web ottimizzato per i motori di ricerca, potrà ottenere degli ottimi risultati anche sul lungo termine, mantenendo chiaramente alta la sua attenzione.

Come diventare SEO Specialist Freelance e come entrare nel mondo del lavoro

È proprio per questi motivi che al giorno d’oggi un esperto SEO è una figura importante a questo scopo. Ma cosa si fa per diventare SEO Specialist Freelance e come si fa per entrare nel mondo del lavoro?

Come abbiamo detto, un professionista SEO è un esperto che padroneggia le strategie di analisi e di valutazione dei siti web e che viene quindi pagato per raggiungere obiettivi specifici: l’obiettivo più importante è proprio quello di far posizionare in alto tra i risultati di ricerca il sito web che prende in gestione. Egli deve quindi studiare  formarsi per conoscere a fondo i concetti chiave della SEO, come ad esempio l’uso corretto di tools e strumenti di analisi ma anche una buona link building e la ricerca delle keyword.

Una volta che la teoria è stata fatta, è necessario metterla in pratica e il consiglio più scontato è quello di mettere in pratica ciò che si è appreso prima di tutto con un proprio sito web o blog da ottimizzare per la SEO: questo consente di testare sulla propria pelle le risorse e le competenze, e quindi anche migliorare le proprie capacità. Per farlo, puoi seguire le indicazioni di jfactor in questa guida.

Tra i vari strumenti che possono rivelarsi veramente utili a questo scopo, ricordiamo per esempio Google Analytics, Google Search Console (piattaforme efficaci per il monitoraggio e l’analisi dei siti web) e SeoZoom che è invece una piattaforma molto efficace ed utile per la ricerca delle parole chiave sulle quali puntare.

Come fare, però, per farsi conoscere? Una volta che siamo certi di poter mettere in pratica le nostre competenze anche per altri siti web o blog e quindi gettarci direttamente nella mischia, potremo puntare sull’ampliamento della nostra visibilità e sul miglioramento della nostra reputazione. Come sempre, una pubblicità efficace ci è data dall’attenzione al nostro profilo social, che può essere curato nel dettaglio ed aggiornato di frequente per spingere le persone (e quindi i potenziali clienti) a conoscerci. Anche il passaparola potrà essere efficace una volta che avrai acquistato un po’ di visibilità, ma è davvero fondamentale la formazione costante: aggiornarsi attraverso corsi di formazione ed eventualmente anche prendere una certificazione possono essere ottimi metodi per entrare più efficacemente nel mondo del lavoro online.

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