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Social lending: cosa sono e come funzionano i prestiti p2p

Social lending: cosa sono e come funzionano i prestiti p2p

Quante volte ti sarà capitato di voler effettuare un investimento ma non hai voluto fare il passo più lungo della gamba per colpa di tassi da pagare o certezze da garantire alle banche?

Probabilmente è giunto il momento di approfondire un’altra soluzione possibile: il social lending. Vediamo di cosa si tratta.

Prestito tra privati: social lending

Dare una definizione precisa di social lending può sembrare difficile ma non lo è: per social lending si intende infatti un prestito personale erogato da privati ad altri privati su internet. Se conosci la lingua inglese, avrai giù intuito che la parola lending deriva dal verbo to lend= prestare. Questa tipologia di prestito avviene direttamente sui siti di aziende di social lending, escludendo i classici canali come banche e società finanziarie (se vuoi saperne di più sulle varie piattaforme puoi visitare siti specializzati nell’argomento come p2plending.net).

Come ogni attività ha le sue caratteristiche, vediamole in breve in alcuni punti specifici:

Servizio online. E’ un servizio di cui si può usufruire su internet da piattaforme specializzate. Queste piattaforme non ricevono e non danno credito ma gestiscono solo i movimenti di denaro tra due investitori.

Credito alternativo. Il Social lending è principalmente una fonte di credito alternativa a banche e finanziarie.

Richiedente ed investitore. C’è uno scambio tra chi richiede il prestito: richiedente, e chi finanzia quest’ultimo: investitore.

Come puoi dedurre il Social lending, o più conosciuto come peer-to-peer lending, è l’applicazione della sharing economy nel settore del credito. Un po’ come ritornare indietro nel tempo, a quando le persone si prestavano denaro l’uno con l’altro.

Ora che abbiamo capito di che cosa si tratta, vediamo più nel dettaglio quali sono i principali ruoli e termini che caratterizzano il social landing.

In primo luogo, è evidente che le tre parti in gioco (richiedente, investitore e piattaforma di social lending) debbano comunicare tra loro in modo coerente. Vediamo quali sono i passaggi giusti da seguire.

L’investitore

Se sei l’investitore, dovrai creare un personale account sulla piattaforma di Social lending preferita e scegliere quanto investire; fondamentale selezionare il profilo di rischio e rendimento atteso.

Il richiedente

Anche se sei il richiedente dovrai iscriverti al portale e dopo i vari preventivi consultati, potrai richiedere il prestito desiderato.

Rating

Se sei il richiedente, ti verrà assegnato un rating, questo può cambiare a seconda della società a cui ti affiderai. Questo rating servirà per capire quale sia il grado di affidabilità. Ovviamente più il rating sarà basso e minore saranno i tassi di interesse sul prestito.

Marketplace

Stabilito il rating, il prestito entrerà finalmente sul marketplace, dove potrà essere visionato da investitori. Il prestito viene suddiviso in tanti piccoli prestiti, in modo che più investitori possano partecipare e colmare la cifra complessiva.

Prestito confermato

Una volta che gli investitori avranno accettato di finanziare il prestito, la piattaforma di social lending su cui ti sarai iscritto, accrediterà l’importo del prestito direttamente sull’IBAN stabilito dal richiedente.

Pagamento

Come ogni prestito che si rispetti, dovrà essere ripianato. Se hai chiesto il prestito, dovrai ripagarlo attraverso rate, usualmente mensili, con interessi maturati sul capitale.

Gestione dei rimborsi

La piattaforma su cui sarai iscritto gestirà tutta la parte dei rimborsi tra richiedenti ed investitori, tutelandosi attraverso società terze per le relative insolvenze.

Social lending: i vantaggi

Ma una volta scelto questo tipo di prestito o investimento, quali vantaggi avrai praticamente?

I vantaggi del social lending sono fondamentalmente tre: tassi di interesse, credito trasparente e libertà di azione.

Nel primo caso è chiaro che non avendo commissioni e costi strutturali, le società di Social lending ti garantiranno tassi di interesse inferiori alla media.

Nel secondo caso, con un credito trasparente ed efficace saprai precisamente dove sono e dove andranno i tuoi soldi (da investitore).

Nell’ultimo caso, si avrà un’ampia libertà di azione sia per chi vuole acquisire capitale e sia per chi li vuol prestare.

Social lending, qual è il ruolo dell’Italia?

Devi sapere che in Italia solo nel 2016 si è entrati nel fantastico mondo del social lending in modo consistente. Addirittura le disposizioni ufficiali sono entrate in vigore il 1° Gennaio 2017, ricevendo dalla Banca d’Italia una prima definizione reale.

Potrai immaginare quanto sia ancora tutto in divenire e tutta da costruire la normativa intorno a questo nuovo fenomeno.

Conclusioni

Ma alla fine dei conti, conviene oppure no lanciarsi nel mondo del social lending?

La risposta è fortemente soggettiva, ogni caso è da studiare per caratteristiche e necessità. Se si ha una certa avversione verso banche e società finanziarie, il social lending potrebbe essere la tua soluzione.

I punti forti sono sicuramente la possibilità di ricevere dei tassi inferiori a quelli proposti dalle banche. Ottima poi la possibilità di poter tenere sotto controllo gli investimenti effettuati, caratteristica che le banche tendono a tener ben nascosta.

Se sei una persona che guarda al futuro, probabilmente la risposta non potrà che essere rivolta al Social lending.

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