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Tracce per l’impianto elettrico: come devono essere eseguite

Tracce per l'impianto elettrico: come devono essere eseguite

Fare un impianto elettrico non significa soltanto utilizzare materiali e componenti adatti, ma anche far coesistere funzionalità ed estetica. Per questo motivo esiste quello sotto traccia che, come si evince dalla definizione stessa, va creato all’interno di pareti o pavimenti e con specifici strumenti e coperture.

In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo nei dettagli come devono essere eseguite le tracce per l’impianto elettrico, facendo affidamento ai consigli di elettricistabolognaeprovincia.it, elettricista a Bologna h24.

Tracce per l’impianto elettrico: a cosa servono

Creare un impianto elettrico sotto traccia significa utilizzare degli utensili per scalpellare una parete (esistono anche scanalatori elettrici) e inserirvi poi i cavi idonei per il passaggio della corrente e che devono essere di una specifica sezione a seconda della potenza impegnata.

Detto ciò, va altresì aggiunto che l’elettricista nel momento in cui crea la traccia per l’impianto elettrico dovrà anche stabilire il diametro del corrugato cioè la guaina che va inserita nella scanalatura e che deve poi contenere i cavi fase, neutro e quello della messa a terra. Quest’ultimo come si evince dalla denominazione stessa va collegato ad un pozzetto in cui ad una profondità ben precisa viene inserita una puntazza che funge da conduttore verso il suolo stesso, impedendo alle utenze ad esse collegate di cortocircuitarsi.

Inoltre nel momento in cui la suddetta traccia viene realizzata va aggiunto che la sua forma è subordinata al numero di punti luce che si intendono creare, e richiede anche dei fori rettangolari di circa 10X15 cm indispensabili questi ultimi per contenere le cosiddette cassette di derivazione che sdoppiano i cavi di rete e vanno poi a terminare nella centralina contenente gli interruttori magnetotermici e che agiscono individualmente sia in caso di corto circuito che di intervento di manutenzione su una singola linea.

Tracce per l’impianto elettrico: i criteri da adottare

Una delle più importanti funzioni di un impianto elettrico sotto traccia è sicuramente legata al fatto che i cavi in essa inseriti possano essere controllabili o sfilabili in qualsiasi momento. La linea principale viene fatta passare nella parte alta e precisamente a 2,40 metri da terra, e poi si diramerà orizzontalmente passando per i vari punti di incontro con altre pareti ed eventuali curve, il tutto tramite la derivazione nelle omonime cassette anch’esse facenti parte della traccia.

In riferimento a quest’ultima, per poterla definire a norma è necessario inserire una canaletta tubolare che funge da guaina di protezione dei cavi che normalmente sono tre e di colore giallo e verde per la terra, celeste per il neutro e nero per la fase. A margine va altresì aggiunto che per un contesto abitativo in cui la potenza erogata dalla rete è di 3 KW, i cavi sottotraccia devono avere uno spessore non inferiore ai 2,5 mm per le prese e a 1,5 mm per i punti luce.

Traccia dell’impianto elettrico: copertura

Una volta che l’impianto elettrico è stato creato e tutti i cavi necessari sono passati sotto traccia fino a raggiungere la centralina collegata a valle del contatore, si può provvedere al riempimento della scanalatura e quindi alla copertura della canaletta contenente i tre cavi elettrici.

Per portare a buon fine questa operazione basta usare dello stucco murale e poi del rasante per equiparare l’intera superficie rendendola quindi pronta per la tinteggiatura finale. A margine è importante sottolineare che dopo la creazione della traccia di un impianto elettrico e relativa copertura i cavi presenti sono sfilabili, e in caso di necessità se ne possono aggiungere altri utilizzando in tal senso un apposito attrezzo noto come sonda passacavi che consente di inserire i fili facendoli passare per l’intera rete e persino nelle cassette di derivazione.

Grazie a questa tecnica di creazione di un impianto elettrico a norma, i cavi che lo compongono sono tutti ispezionabili e sostituibili senza necessariamente rompere la parete salvaguardandone quindi l’estetica, e con essa l’intero design impostato in un ambiente sia esso per uso civile che industriale.

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