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Quali sono le normative che regolamentano l’utilizzo della cartella clinica elettronica?

Cartella clinica elettronica

In un momento in cui la tecnologia sta prendendo il posto dei processi manuali, anche negli ambiti medico e sanitario l’avvento del digitale ha permesso di ottenere migliori performance nel trattamento dei dati clinici dei pazienti, nelle strutture ospedaliere, nei grandi centri specialistici e nei piccoli studi privati.

La cartella clinica elettronica risolve uno dei principali problemi in materia di sicurezza dei dati sanitari personali, attraverso un’archiviazione digitale organizzata nel rispetto della normativa vigente. Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante il trattamento dei dati personali.

Non a caso il recente Regolamento europeo sulla Privacy (GDPR) mette a regime tutte le pratiche di trattamento dei dati. Infatti, uno dei più grandi problemi della cartella clinica tradizionale è proprio la sicurezza degli archivi, soprattutto nel caso di quelli fisici, dove il rischio di incendi, alluvioni, terremoti, eventi atmosferici e usura, possono mettere causare la dispersione di informazioni indispensabili per la cura del paziente.

Dunque, la maggiore efficienza determinata da questa tipologia di software di digitalizzazione determina una sostanziale evoluzione verso l’utilizzo di strumenti sempre più sicuri, che permettano di gestire in maniera digitale la creazione e la conservazione delle cartelle cliniche, nell’ottica di ottenere un interessante risparmio anche in termini di costi e di tempistiche.

La cartella clinica elettronica basa il suo archivio digitale proprio sui princìpi della conservazione digitale previsti dalla normativa nazionale, che assicura una riduzione dei costi relativi alla stampa e alla risoluzione di errori causati da zioni manuali, rendendo più efficienti tutti i reparti ed evitando la duplicazione inutile degli esami clinici da eseguire, perché un medico potrà consultare i dati senza effettuare una prescrizione doppia, un errore che comporterebbe un ulteriore costo doppio per il Sistema Sanitario Nazionale.

L’utilizzo della Cartella Clinica Elettronica (su savinosolution.com trovi ulteriori informazioni in merito) ha registrato un notevole risparmio sulla carta stampata, sui costi di archiviazione, sul rischio della conservazione fisica dei documenti e una notevole riduzione dei tempi di consultazione della documentazione.

Per i medici sarà facile consultare i documenti del paziente in maniera veloce e tutti i tempi burocratici tra un esame e l’altro diminuiscono drasticamente, evitando il rischio dell’aggravarsi delle condizioni di salute del paziente.

Bisogna specificare che la cartella clinica elettronica è sostanzialmente un insieme di tutte le informazioni e i documenti anagrafici e medici relativi alla storia clinica di un paziente, alle quali è possibile accedere in ogni momento per meglio interpretare le diagnosi e offrire un servizio di cura più puntuale.

L’adozione di questo strumento è sottoposta alle norme in materia di Sanità Digitale, che negli ultimi anni sono stati temi intrapresi dai provvedimenti adottati in Italia, con lo scopo di partecipare alla Strategia EU2020 dell’Unione Europea atta a migliorare la crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dei paesi membri.

Quali sono le norme che regolano l’utilizzo della cartella clinica elettronica?

Dal punto di vista normativo il processo di dematerializzazione nell’ambito sanitario avviene sul piano della CCE (cartella clinica elettronica), che mira a rendere completamente digitale il flusso di lavoro legato ai referti e alle cartelle cliniche cartacee, da abbinare ai documenti digitali validi anche dal punto di vista legale.

All’interno del Decreto Legislativo del 7 Marzo 2005, n. 82 è presente il “Codice dell’amministrazione digitale”, che si occupa di disciplinare il flusso di lavoro nella gestione dei documenti informatici, in tutti i relativi passaggi, come la creazione, l’autenticazione e la conservazione sostitutiva. Un provvedimento che ha lo scopo di implementare le giuste misure utili a garantire la sicurezza dei documenti a lungo nel tempo.

Con il Decreto del Dicembre 2013 sono state stabilite le “Regole tecniche in materia di sistema di conservazione sostitutiva” e le “Regole tecniche in materia di documento informatico, gestione documentale e conservazione di documenti informatici”. In ottica di stabilire le regole, le procedure e tecnologie utili alla digitalizzazione di un documento.

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